Arrested Development – Ti presento i miei

Arrested Development – Ti presento i miei (Arrested Development) è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2003 al 2006. La serie racconta le vicende di Michael Bluth, un giovane manager, ed i suoi tentativi per cercare di salvare l’azienda di famiglia dal fallimento, oltre che l’integrità stessa dei suoi eccentrici parenti (di cui Michael è in pratica l’unica persona “normale”).

Creata da Mitchell Hurwitz, questa serie TV è stata una delle più premiate ed elogiate dalla critica negli anni duemila, ma non ha mai goduto di un folto seguito di pubblico, cosa che ne ha decretato la chiusura al termine della terza stagione. Tra i produttori della serie figura Ron Howard, che nella versione originale è anche la voce narrante (non accreditato) degli episodi.

La serie è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da Fox a partire dal 2 novembre 2003. In Italia le prime due stagione sono state trasmesse in prima visione satellitare da Fox dal 12 maggio 2004, e poi in chiaro da Italia 1 dal 4 luglio 2005; la terza ed ultima stagione è stata trasmessa in prima visione sul digitale terrestre da Iris dal 12 agosto 2009.

Inizialmente in Italia la serie è stata trasmessa da Fox con il titolo originale Arrested Development. Successivamente Mediaset l’ha programmata sui suoi canali con il titolo Ti presento i miei… L’edizione italiana home video della serie ha infine assunto il titolo definitivo di Arrested Development – Ti presento i miei.

Newport Beach. Michael Bluth è un giovane padre, vedovo, impegnato nel portare avanti l’azienda di famiglia, la Bluth Company, specializzata nella costruzione di case prefabbricate. Dopo aver dedicato gli ultimi 10 anni della sua vita all’azienda, in vista dell’abbandono del padre, Michael si aspetta di essere finalmente nominato nuovo presidente, ma inaspettatamente George, suo padre, lo “fa fuori” in favore di sua moglie (e madre di Michael), Lucille. Dopo questo fatto, Michael capisce che è arrivato il momento di abbandonare una volta per tutte la sua famiglia – che secondo lui è sempre stata più attenta a tenere alto il proprio tenore di vita che non al benessere dell’azienda – ed insieme al suo figlio tredicenne George-Michael decide di lasciare Newport ed iniziare una nuova vita in Arizona.

Purtroppo per lui, pochi giorni prima della sua partenza la Bluth Company viene investita da una gravissima crisi: George, artefice della situazione per via della sua scellerata gestione dei fondi, viene arrestato e condotto in galera, e l’azienda si ritrova di colpo ad un passo dal fallimento. A questo punto Michael, supplicato dalla famiglia, decide di restare per cercare di salvare la situazione… ma è proprio da questa sua decisione che ha inizio per lui una serie di interminabili guai.

 

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